domenica 23 dicembre 2007

ngc2403


ngc2403
c8 eos300 d modificata

giovedì 20 dicembre 2007

ngc2403


ngc2403
c8 eos300 d modificata
NGC2403 é una grande galassia dalla struttura spirale sciolta (sul tipo di M33), che giace in una regione abbastanza povera di oggetti del cielo settentrionale, e che va annoverata tra le spirali più vicine tra quelle al di fuori del Gruppo Locale.
La sua rispettabile magnitudine visuale, e l'altrettanto notevole estensione apparente, ne fanno un oggetto alla portata dei buoni binocoli, nei quali apparirà come un ampio spot nebuloso. Ancor più soddisfacente, ovviamente, l'osservazione con un buon telescopio da 200 mm. di diametro.

venerdì 14 dicembre 2007

m42


m42
c8, eos 300d modificata
M42 è uno degli oggetti "Deep Sky" più luminosi, tanto che è ben visibile ad occhio nudo; è quindi sorprendente il fatto che la sua natura nebulosa non sia mai stata documentata - per quel che ne sappiamo - prima del 1610, allorché Nicholas-Claude Fabri de Peiresc, un avvocato francese appassionato di astronomia, puntò il suo telescopio in direzione di quella regione celeste. L'astronomo gesuita Cysatus (1588-1657) ne fece una riscoperta indipendente, e la paragonò alla cometa che lui stesso aveva scoperto nel 1618

martedì 11 dicembre 2007

ngc5907



ngc5907

domenica 9 dicembre 2007

ngc7331


ngc7331
c8, eos300 d modificata
NGC7331 è una galassia di decima magnitudine distante da noi 50 milioni di anni luce. E' una delle galassie più brillanti non inclusa nel Catalogo Messier. Mostra una bella struttura spirale.

ngc6995


ngc6995
c8, eos300 d modificata
info tratte dal sito
Le singole parti della nebulosa erano parte della materia espulsa nell'esplosione di una supernova, che si può presumere fosse situata nel centro geometrico dell'insieme dei resti sopra menzionati. Essi formavano un guscio praticamente sferico in veloce espansione (a varie decine di migliaia di km/s). Qualche decennio dopo esse hanno iniziato a risplendere per fluorescenza, formando una nebulosa sferica, anche se, per questioni prospettiche, noi ne vediamo solo la parte più densa che forma un anello attorno alla stella progenitrice. Con il passare dei millenni, il gas in espansione è stato sempre più rallentato dal mezzo interstellare, mescolandosi ed iniziando a "confondersi" con esso. Oggi, migliaia d'anni dopo, esso si è estremamente rarefatto e tende a "scomparire", per confondersi alla fine in maniera presochè indistinguibile col locale mezzo interstellare primevo

martedì 4 dicembre 2007

ic342


ic342
c8 eos300 d modificata

lunedì 3 dicembre 2007

ngc7635


ngc7635
c8 eos300 d modificata
Apparentemente alla deriva in un mare cosmico di stelle e gas, questa delicata apparizione è catalogata come NGC 7635: la Nebulosa "Bubble". In questa vista a largo campo, la Nebulosa Bubble giace al centro di un grande complesso di gas luminescente a circa 11.000 anni-luce di distanza nella costellazione di Cassiopea. NGC 7635 è realmente una bolla interstellare, soffiata da imponenti venti stellari provenienti dalla più brillante stella visibile dentro il confine della bolla. L'espansione della bolla è contrastata dal materiale circostante. Con un diametro di circa 10 anni-luce, se la Nebulosa "Bubble" si trovasse al posto del Sole, la stella più vicina al Sole, Alfa Centauri, sarebbe anch'essa inclusa nella bolla. (Testo adattato e tradotto da Astronomy Picture of the Day)

ngc6946


ngc6946
c8 eos300 d modificata
Si trova a cavallo tra le costellazioni di Cefeo e del Cigno. Il catalogo NGC la inserisce tra gli oggetti di quest'ultima costellazione, ma generalmente viene assegnata al Cefeo.
Classica galassia a spirale vista frontalmente. Date le sue grandi estensioni è difficile da osservare. Si trova a circa 18 milioni di anni luce da noi e si tratta di una struttura di grandi dimensioni (diametro di almeno 80mila anni luce).
La caratteristica principale di questa galassia è quella di aver ospitato negli ultimi cento anni più supernove rispetto ad ogni altra galassia (1917A di 14.6, 1939C di 13.0, 1948B di 14.9, 1968D di 13.5, 1969P di 13.9 e 1980K di 11.4).

domenica 2 dicembre 2007

ngc4631


ngc4631
c8 eos300 d modificata
La galassia in questione, di tipo “ Sc “, è denominata NGC4631 ( Herring-Whale Galaxy ), è una galassia a spirale, scoperta da W. Herschel nel 1787, con 9,8 di magnitudine e che dista dalla Terra circa 25 milioni di A.L, nella costellazione dei Cani da Caccia

ngc1161


ngc1161
c8 eos300 d modificata

m74


m74
c8 eos300d modificata
Notevole spirale prototipo delle galassie di tipo Sc dall'aspetto sontuoso. La sua distanza dovrebbe essere tra i 30 ed i 40 milioni di anni luce (Nearby Galaxies Catalog di R. Brent Tully indica 32), allontanandosi a 793 chilometri al secondo. I suoi bracci a spirale sono larghi quindi 1.000 anni luce, nelle immagini a colori sono cosparsi di ammassi di giovani stelle blu e coprono una regione di oltre 10 minuti d'arco, corrispondenti a circa 95.000 anni luce, approssimativamente le stesse dimensioni della nostra galassia Via Lattea. Il nucleo è piccolo e luminoso.
Probabilmente M74 il principale membro di un gruppo di galassie molto piccolo che comprende la peculiare spirale barrata di tipo SBa NGC 660, la peculiare galassia Sm UGC 891 (di un tipo misto tra spirali ed irregolari), e le irregolari UGC 1176, UGC 1195 ed UGCA 20

ngc891 2


ngc891 2
c8 eos300 d modificata
Non croppata

ic 5070


ic 5070
c8 eos300 d modificata
Questo grande complesso nebulare deve il suo nome alla sua sorprendente somiglianza con il continente del nord-americano. Venne scoperto nei primi anni del decennio 1890 da Max Wolf. Sulla destra della Nebulosa Nord America, catalogata come NGC 7000, vi è la meno luminosa Nebulosa Pellicano, designata IC 5067-70.
Le due nebulose ad emissione misurano circa 50 anni luce, sono situate a circa 1500 anni luce di distanza, e sono separate da una nebulosa oscura denominata LDN 935 che fa anch'essa parte nel complesso nebulare.
Le nebulose possono essere viste con un binocolo se osservate da un sito molto buio. Si trovano a circa 5 gradi a nord-est della brillante stella Deneb, nella costellazione del Cigno.
Non è ancora noto quale stella sia responsabile della ionizzazione di questa enorme nube di gas idrogeno

sabato 1 dicembre 2007

ic405 particolare


ic405 particolare
c8 eos300d modificata

ic405


ic405
c8 eos300 d modificata
Le linee sinuose di gas e polveri hanno dato a questa nebulosa l'appellativo di "Flaming Star", stella fiammeggiante. I colori rosso e blu sono presenti ovunque in questa regione, creati da processi differenti. La stella AE Aurigae brilla di un'intensa luce blu ed è tanto calda che la sua intensa radiazione riesce a strappare dagli atomi di gas circostante gli elettroni più esterni. Quando un protone ricattura un elettrone vagante, capita che venga emessa luce di colore rosso. Le regioni blu invece devono il colore al miscelarsi della luce rossa del gas ionizzato con la luce blu emessa da AE Aurigae e riflessa dalle polveri circostanti. Nella terminologia astronomica, ci si riferisce a queste regioni chiamandole rispettivamente nebulose ad emissione e nebulose a riflessione. La Nebulosa "Flaming Star", ufficialmente nota come IC 405, dista circa 1500 anni luce e si estende per circa 5 anni luce. È visibile con un piccolo telescopio nella costellazione dell'Auriga.Un grado e mezzo ad est della Nebulosa "Flaming Star" è situata IC 410, una regione di debole nebulosità che circonda l'ammasso stellare aperto NGC 1893. Si tratta di un piccolo ammasso situato proprio sotto il centro della nebulosa, a ridosso della regione di polveri oscure che si trova nel cuore della nebulosa. Questa nebulosa contiene complesse strutture gassose ed è un bell'oggetto da fotografare al telescopio

doppio ammasso


doppio ammasso
Il famoso Doppio Ammasso di Perseo è uno dei più classici esempi di ammassi galattici: chiaramente visibile ad occhio nudo, tanto da essere conosciuto fin dall’antichità più remota, è uno splendido oggetto per i binocoli e per i piccoli telescopi amatoriali. Ad occhio nudo è facilmente visibile, come abbiamo già detto, a metà strada tra le stelle della costellazione di Perseo e la classica W di Cassiopeia. Un piccolo telescopio già rivela che questa macchia luminosa consiste di due splendidi ammassi stellari che appaiono insieme nel campo visivo, formando uno degli oggetti più cospicui di tutto il cielo: nella rappresentazione mitologica della costellazione, quest’oggetto costituisce l’elsa della spada di Perseo, e negli atlanti stellari è spesso identificata come h & c Persei: h sarebbe NGC869, e c NGC884.

m103


m103
c8 eos300 d modificata
È un ammasso consistente di almeno 40 membri accertati, ed é uno dei più lontani ammassi aperti del Catalogo Messier, trovandosi a circa 8.500 anni luce dalla Terra. Ha un diametro apparente di 6 minuti d'arco che, tenendo conto della distanza, corrisponde ad un diametro reale di 15 anni luce.
I due membri più brillanti dell'ammasso sono una supergigante di tipo B5 Ib ed una gigante di tipo B2 III. Non c'è accordo sull'età di questo ammasso: si va dai 9 milioni di anni fino a 25 milioni di anni.
M103 si avvicina a noi ad una velocità di circa 37 km/sec

ngc891


ngc891
c8 eos300 d modificata
Info tratte da www.cortinastelle.it

Bellissima galassia a spirale vista esattamente di taglio e caratterizzata da una ben definita striscia di polveri lungo tutto l'asse centrale che dona all'oggetto la singolare forma dei due piatti sovrapposti. È situata a metà strada tra l'ammasso aperto M34 e gamma Andromedae ed è pertanto facilmente rintracciabile con un cercatore nonostante la sua magnitudine visuale sia solo intorno alla decima grandezza. Intorno a questa galassia si trovano numerosi altri oggetti minori, tra cui NGC898, una copia in miniatura di 891, il quasar 3C 66-A e la radiogalassia 3C 66-B. Si tratta comunque di oggetti molto deboli e fotografabili solo con strumenti di medie o grandi dimensioni, come quelli dell'osservatorio del Col Druscié.

m101


m101
c8 eos300 d modificata
M101 si trova circa 5.5° ad est di Mizar (z Ursae Majoris) e circa alla stessa distanza a nord-nordest da h.
Questa galassia ha un'estensione angolare ragguardevole, apprezzabile però soltanto in fotografia: nei piccoli telescopi si vede soltanto la zona centrale, meglio se a basso ingrandimento. Lievissime tracce delle sue braccia spirali si possono cominciare a intravedere nei telescopi di medie dimensioni, ma solo come sfumature nebulose.
Molti pensano (anche a causa di una precisa affermazione di Méchain) che M102 non sia altro che un'erronea osservazione di M101.

m64


m64
c8 eos300 d
M64, altrimenti nota con il nome di Occhio nero a causa di una banda di materia oscura che circonda il nucleo e che le conferisce l’aspetto di un occhio cerchiato di nero. Questo oggetto, molto caratteristico (magnitudine 8,5) è di dimensioni piuttosto ridotte, circa un terzo della Via Lattea. La sua distanza è di 13 milioni di anni luce.

m63


m63
c8 eos300d modificata
M63 è stato il primo oggetto del profondo cielo scoperto da Pierre Méchain, collega e amico di Messier che collaborò alla stesura del celebre catalogo. La scoperta fu fatta il 14 giugno 1779. Ecco la descrizione che ne dà Messier: “Nebulosa scoperta da M. Méchain. M. Messier l’ha cercata; è debole, ha più o meno la stessa luce di M59. Non contiene stelle e con la minima illuminazione dei fili del micrometro, scompare. Vicino ad essa c’è una stella di 8a magnitudine, che precede la nebulosa. M. Messier ha riportato la sua posizione sulla carta della cometa del 1779.”

venerdì 30 novembre 2007

m51


m51
c8 eos300 d modificata
info tratte dal sito http://astrolink.mclink.it/messier/m/m051.htm
Questa galassia fu la prima di cui fu scoperta la struttura a spirale (da Lord Rosse, nel 1845, che ne fece un disegno preciso ed accurato). Secondo le attuali conoscenze, la pronunciata struttura a spirale è dovuta all'incontro di M51 con la vicina NGC 5195 (quella debole nella descrizione di Messier).
Per gli astrofili si tratta di un oggetto facile e spettacolare da osservare ma sotto cieli bui poiché è sensibile all'inquinamento luminoso che la rende indistinguibile dallo sfondo del cielo. Con ottimo seeing persino con un telescopio di 10 cm sono visibili i suggestivi bracci della spirale. La visuale migliore di questa coppia la si ha con bassi ingrandimenti.

m1


m1
c8 eos300 d modificata
E' il piu cospicuo resto di supernova conosciuto e fu proprio la presenza di questo oggetto a dare il via alla compilazione del Catalogo da parte di Messier. La supernova fu osservata il 4 luglio del 1054 dagli astronomi cinesi, probabilmente splendeva quasi come la Luna Piena (o almeno di magnitudine -6) e rimase visibile alla luce del Sole per 23 giorni. Probabilmente è stata raffigurata anche dagli artisti degli Indiani Anazasi (negli attuali Nuovo Messico e Arizona), come testimoniano i ritrovamenti nei Navaho Canyon e White Mesa (in Arizona) così come quelli nel Chaco Canyon National Park (nel Nuovo Messico), un resoconto delle ricerche è reperibile presso il sito Chaco Canyon Anazasi art online. Inoltre, Ralph R. Robbins dell'Università del Texas ha scoperto anche nei graffiti degli indiani Mimbres del Nuovo Messico delle probabili raffigurazioni della supernova

ic 5146


ic 5146
c8 eos300 d modificata
Un oggetto interessante abbastanza vicino, fotografabile anche con piccole aperture, è IC5146, detto anche "Cocoon nebula" (n° 19 del Catalogo Caldwell). E' una piccola (12'x12') ma brillante (mag. 7 secondo Dreyer) nebulosa ad emissione, rotondeggiante, che si staglia contro uno sfondo in cui le nubi stellari della Via Lattea sono a tratti interrotte da nebulose oscure; proprio al centro della nebulosa c'è una stella di mag. 9.5.

ngc6888


ngc6888
c8 eos300 d modificata
Crescent nebula. Un curioso anello gassoso ovale. Si trova 3° a sudovest di Sadr (g Cyg, la stella centrale della “Croce del Nord”), e sulla linea ideale che va da Sadr stessa ad Albireo (b Cyg). Questa interessante e curiosa nebulosa risplende grazie alla radiazione altamente energetica di una caldissima stella di 7a magnitudine del tipo Wolf-Rayet; ricorda un po’, in piccolo, NGC6960-90 (la Veil Nebula); quest’oggetto risente moltissimo delle condizioni di trasparenza del cielo. Il nome inglese Crescent è riferito alla porzione più brillante, che si presenta come un arco nebuloso (la traduzione in Italiano è appunto arco, anche di mezzaluna): l’ovale completo infatti è molto difficile da osservare, ed anche da fotografare. La Crescent fa parte, anche se se ne distingue, del molto più ampio contesto del complesso nebuloso di g Cyg. 25’ a nordest c’è la variabile RS Cyg; 1° a sudest c’è l’ammasso aperto IC4996. Vedi un'immagine in raggi X.

m27


m27
c8 eos300d modificata
La parte più brillante della nebulosa si sta apparentemente espandendo alla velocità di 6,8 secondi d'arco all'anno, il che porta ad una stima dell'età compresa tra 3000 e 4000 anni, l'espulsione del guscio avrebbe dovuto probabilmente essere visibile da tempo (in realtà, considerando il tempo necessario alla luce per percorrere la distanza cui si trova, astronomicamente è avvenuta poco tempo fa).
La stella centrale di M27 è abbastanza brillante essendo di magnitudine 13,5, una subnana blu estremamente calda, con una temperatura di circa 85.000 gradi K (il tipo spettrale secondo lo Sky Catalog 2000 è lo O7). K.M. Cudworth dello Yerkes Observatory avrebbe scoperto che probabilmente ha una debole (mag.17) compagna gialla a 6,5" in PA 214 (Burnham).

m33


m33
foto eseguita con c8 e eos300 d modificata
La Galassia del Triangolo è una galassia piuttosto piccola rispetto alle sue vicine - la Via Lattea e la Galassia di Andromeda - ma in realtà ha dimensioni medie rispetto alle altre galassie spirali presenti nell'Universo. In particolare, è il terzo membro del Gruppo Locale per grandezza, dopo la Galassia di Andromeda e la Via Lattea, e potrebbe essere un compagno della stessa Galassia di Andromeda, gravitazionalmente legato. LGS 3, una delle piccole galassie membro del Gruppo Locale, è un satellite di M33.
Dal punto di vista della sua conformazione, M33 è un esempio di spirale a fiocchi. Le galassie a spirale possono presentare bracci omogenei e ben definiti, oppure bracci in cui le polveri e i gas non sono distribuiti in maniera uniforme ma aggregati in collassi locali. Si pensa che la distribuzione più o meno omogenea del materiale galattico dipenda dalla forza di un'onda di densità, che trasporta il materiale e, in effetti, dà origine ai bracci stessi. Se l'onda di densità è potente, il materiale si dispone in bracci netti ed omogenei; se invece l'onda è debole o assente, il materiale si aggrega in grumi. Quest'ultima situazione dà origine al tipico aspetto "fioccoso" delle galassie a spirale a fiocchi.

giovedì 29 novembre 2007

m31


borg77 ed eos 300d modificata
Con un disco largo il doppio di quello della Via Lattea, è il membro dominante del Gruppo Locale, che è formato da un paio di dozzine di piccole galassie più tre spirali giganti: Andromeda, la Via lattea e la Galassia del Triangolo (M33).
Le osservazioni indicano che la Galassia di Andromeda è in rotta di collisione con la Via Lattea, avvicinandosi ad una velocità di 140 chilometri al secondo. L'impatto è previsto fra circa 3 miliardi di anni e, vista la velocità relativamente bassa, le due galassie probabilmente si fonderanno per formare una galassia ellittica gigante (è da notare che nelle collisioni tra galassie le singole stelle, in grande maggioranza, non sono per niente influenzate).